In occasione dell’uscita del nuovo album, abbiamo avuto l’immenso piacere di fare una chiacchierata con Pino Scotto.

E’ stata un’intervista telefonica molto chiacchierata, in cui abbiamo toccato diversi settori in cui Pino, con il suo ormai conosciutissimo fare molto diretto, ha messo i puntini sulle I su diversi argomenti, tra cui Xfactor, The Voice, politica e religione.

Buona lettura e viva la libertà!


Ciao Pino! Grazie per questa opportunità data a MelodicMetal.it. Come stai?

Ciao Federica! Bene, bene grazie. Poi a sentire il tuo accento… sai che sono appena stato a Pistoia [mia città natale] per la prima data del tour, a Santomato.

Benissimo, mi dispiace non esserci stata. Com’è andata la prima data a Pistoia allora?

Bene, bene. Era pieno. Bella data! Mi hanno fatto fuori tutti i cd che avevo portato. E’ andata molto bene. Poi in Toscana ho un sacco di amici, bella terra. Poi quella zona lì, dove c’è Santomato è bellissima! Siamo ingrassati come dei maiali.

Sappiamo che hai un nuovo album in uscita, di cosa si tratta? Come nasce? Insomma, puoi anticipare qualcosa?

Ho voluto fare un album di sano hard rock anni ’70. Sai che io ogni album lo faccio in base a come mi sveglio… invece di fare il paraculo come fanno tutti, io ogni album cambio e faccio qualcosa di diverso, sempre in ambito rock ovviamente. Come dopo i Vanadium, quando ci siamo sciolti, nel ’91, potevo fare un album stile Vanadium, ma non solo mi sono messo a cantare in italiano, ma sono anche tornato al blues e al rock’n’roll, che era quello che volevo fare. Però alla gente questo non va bene, non devi cambiare. Guarda i Maiden, quella gente lì… sempre le solite cose, sempre il solito genere. Ma dico io, non si rompono le palle?

Hai ragione, ogni tanto, come per tutto nella vita, ci vuole una rivoluzione.

Bisogna fare quello che uno si sente.

Ci sono state collaborazioni?

No, con questo album, per la prima volta dopo 10 anni e passa, l’ho fatto solo con la mia band. Di solito o faccio con la mia o chiamo i collaboratori… alla fine è la mia musica e dico io come deve venire, non cambia molto. Decido io chi deve suonare con me. Nel senso che se penso che un musicista va bene per il progetto che ho in quel momento, allora va bene e lo “ingaggio”.

Ormai e’ tanti anni che hai affiancato all’attività musicale anche quella televisiva. Com’è nata la collaborazione con RockTv? Dove ammetto di averti conosciuto anche io quando ero ancora piccola…

Sono sempre lì a mandare a fanculo tutti! Senti, mi avevano chiamato una volta per una puntata, dopo la quale si è scatenato il putiferio… da lì siamo passati ad appuntamenti di una volta a settimana, poi due volte a settimana, poi tre volte a settimana, poi tutti i giorni… e adesso sono 15 anni che collaboro con loro. Solo che adesso siamo su Facebook, non siamo più su Sky. Siccome mandavo sempre a fare in culo Xfactor e Xfactor è di Sky, mi hanno dato diversi ultimatum e alla fine ci hanno tagliato. Si fottessero, loro e Sky.

Ad essere veri, essere controcorrente, stare dalla parte dei deboli, di quelli invisibili paghi sempre nella vita. Essere sinceri… già quello ti costa. Però la gente ancora non ha capito che la cosa più importante è essere liberi e lavarsi una faccia sola al mattino. Cominciando da quegli infami, ladri e pezzi di merda dei nostri politici, sembra che non funzioni così in Italia. Sanguisughe che vivono del lavoro degli altri, dei sentimenti degli altri… i ladri gli fanno un baffo a questa gente. In un altro Paese i nostri politici li avrebbero messi tutti al muro. Abbiamo tutto un parlamento di indagati, condannati… allucinante proprio. L’immunità parlamentare e se te non paghi una multa, ti fanno un culo come una capanna. Parliamo di rock’n’roll che è meglio!

In questo periodo di reunion, c’è mai stata una concreta possibilità di reunion dei Vanadium?

Non se ne parla proprio. Sono 30 anni, quale reunion! Sono stufo già di quello che ho fatto ieri, figurati 30 anni fa.

Avete mai pensato a ristampare i vostri vecchi album su cd?

Ti dico la sincera verità, non mi interessa proprio. Ho fatto 10 album dopo i Vanadium. Mi interessa quello che stiamo per pubblicare, neanche di quello fatto due anni fa. Adesso conta solo questo e il tour che abbiamo iniziato.

Nella tua carriera hai sempre svolto una serrata attività live. Come fai a mantenere il tuo “pshysique du rock’n’roll”, come l’hai definito nella tua biografia, in modo da essere sempre pronto per i concerti?

E’ un’attitudine. O lo sei o non lo sei. Quelli finti si vedono. Mi scappa da ridere quando vedo quella gente che riempie gli stadi in Italia e parlano di rock. Ma quale rock! Sono dei politici pure loro, quale rock!

L’industria musicale (ed in particolare quella rock) stanno attraversando una crisi senza precedenti. Dall’alto della tua lunga esperienza nello show business, come pensi se ne possa uscire?

In Italia non se ne può uscire. Già nell’84, quando era uscito Game Over, nel pezzo Streets of Danger, avevo scritto che in questo Paese questa musica non avrebbe mai funzionato. E avevo ragione. Sono passati 35 anni e nulla è cambiato. Anzi, siamo sempre più in decadenza. Da quando è arrivata la De Filippi, Xfactor, tutte quelle schifezze, hanno distrutto tutto proprio. Quella gente lì andrebbe messa in galera per spaccio di demenza. Ma poi mi chiedo, la gente, dopo 30 anni che fanno questi programmi, non si chiede come mai non esca mai un cantante vero. Gli italiani sono un popolo di masochisti… come quelli che vanno a vedere le cover band o le tribute band. Ma andate a vedere i ragazzi, quelli che suonano la musica propria, che c’abbiamo dei ragazzi eccezionali qui nel nostro Paese. Si spaccano proprio, ma purtroppo qui non avranno mai una possibilità.

Tu pensa che hanno chiamato Cristina Scabbia a The Voice, in modo che anche il metal diventa un fenomeno da baraccone. Ma poi con Albano, che fa le corna. Qualche anno fa avevo forato al suo paese, eravamo lì per un festival, e lui il giorno prima aveva dichiarato ai giornali che eravamo dei satanisti, un popolo di pezzenti e che non capisce niente di musica. Adesso è lì con Cristina che fa le corna metal, hai capito? Che bel Paese di merda!

Nonostante ormai non si vendano piu’ dischi e gli introiti maggiori per i musicisti vengano dall’attivita’ concertistica, tu continui a sfornare album nuovi con cadenza regolare. Dove trovi la continua ispirazione per le tue composizioni?

Faccio uscire un album ogni due anni, sempre in questo periodo, Aprile/Maggio e ci facciamo sempre una media di 140/150 concerti. Senza parlare di quelli che faccio io da solo all’estero con artisti vari. Per esempio con qualcuno dei Deep Purple, degli Europe, ultimamente ho fatto date col chitarrista dei Guns n Roses… robe che facciamo solo all’estero. L’ispirazione viene dalla rabbia e dall’amore. Dall’amore per la libertà e dalla rabbia contro questa gente che metterei tutta al muro.

Ad Ottobre faccio 69 anni, mi sono fatto 35 anni di lavoro in fabbrica, come magazziniere eh, non come direttore… sono in pensione da un po’. Scaricavo camion tutti i giorni. Cosa molto importante, non ho mai mollato il lavoro, perché una volta fuori da lì, ero libero di fare la musica che volevo io, come volevo io. Questa si chiama libertà. Ho avuto un sacco di occasioni, anche da una band toscana, delle tue parti. Dissi al chitarrista che poteva ficcarsi la chitarra su per il culo e andare a pescare le trote sull’Arno, che almeno quello sapeva farlo bene. E ho sempre fatto quello che mi piaceva fare, perché la libertà è quello che conta più di tutto.

Ne ho fatte tante e dal mio punto di vista tutte. Ho cercato di portare anche il rap, con Caparezza, i Club Dogo, J-AX… ho fatto brani con tutti. In America l’hanno fatto gli Aerosmith e sono diventati famosissimi, in Italia non ti puoi mischiare. Ho cercato di mischiare questi generi, e trovate tutto anche sul mio canale YouTube pinoscottoofficial, e secondo me sono dei pezzi eccezionali, solo che qui per quelli che ascoltano rap tu non c’entri un cazzo con loro e per quelli che ascoltano rock sei un traditore. E questa è l’Italia. Come quando si massacrano di botte per l’Inter, il Milan o la Roma… questi sono gli italiani.

Tra televisione, concerti, dischi, partecipazioni, ti dedichi ad una serrata attività musicale. I periodi di tranquillità proprio non fanno per te! Come riesci a gestire tutto questo lavoro? Ti ritagli mai dei periodi più o meno lunghi di riposo?

Tempo libero ne ho… per il lavoro. Faccio sempre RockTv, in radio il lunedì… poi avevamo il progetto per aiutare i bambini in sud america. Abbiamo costruito un ospedale, abbiamo fatto un sacco di concerti. Insomma, il tempo ce l’ho. Il tempo che mi prendo per me, sinceramente, non è tanto, però si vede che non lo voglio. E vorrei fare tante altre cose, ma ci vuole tempo e anche soldi. C’è tanto da fare per questo Paese e per altri Paesi. Noi ci lamentiamo ma ci sono altri Paesi dove i bambini muoiono per la strada, per terra come insetti. Guarda in Siria adesso… è un mondo di merda. Vaticano compreso, perché loro hanno tante chiacchiere. Tutti i miliardi imboscati, le proprietà che hanno… potrebbero salvare mezzo mondo. L’8×1000 glielo ficcherei nel culo. Piuttosto lo do per gli animali, che adoro. Sono come i bambini; indifesi.

[Curiosità personale, ho chiesto se avesse animali. Gli piacerebbe, soprattutto un cane, ma non essendo mai a casa, è un problema per lui accudirlo. Aveva due gatti, ma sono entrambi morti.]

E a proposito di concerti, avete già in preparazione il nuovo tour? Sapete già un po’ quali città andrete a toccare?

Sicuramente, siamo già attivi e potete trovare le date su pinoscotto.it. Però, se posso permettermi, vorrei parlare un attimo dei testi…

Certo, raccontaci pure qualcosa, qualche curiosità…

Non cambia molto da quando ho cominciato a scrivere fino a oggi. Non capisco la gente che si mette a parlare di mostri, di draghi, quando c’è tanto da dire sulla schifezza umana e sulla schifezza sociale e politica. E i miei testi parlano sempre di queste cose. Ad esempio, il titolo dell’album è occhio per occhio, che viene dalla Bibbia, ed è anche la title track. Nel pezzo dico che la gente si è rotta i coglioni di sopportare. Addirittura mi sono esposto, in Two Guns, per la difesa personale in casa. Tu in casa mia non entri se non sei invitato, perché io ho due pistole, non una. Se entri non invitato, non so come esci. Eppure la legge continua a proteggere questa gente. Vieni in casa mia a rubare, col rischio che mi massacri figlio, figlia e moglie, e io non posso spararti? Ma io ti sparo subito.

In ogni disco faccio sempre una ballad e anche in questo ce n’è una, molto speciale. Non ho mai scritto una canzone per una donna, prima d’ora. Nel disco invece c’è una canzone, Angel of Mercy, che parla di mia madre, morta due anni fa e che mi manca ancora molto.
Poi non aggiungo altro, perché bisogna ascoltare l’album. I testi trattano temi sociali, parlano della tristezza umana, della bellezza umana… insomma, va ascoltato. Se a uno piace poi bene, sennò pace.

Bene, siamo arrivati a fine intervista, vuoi dire qualcosa ai nostri lettori?

Innanzitutto vorrei dire qualcosa a voi, perché sono convinto che tu per prima guadagnerai un milione al mese con questo lavoro, quindi volevo in primis ringraziare voi che siete dalla parte delle band e della musica. Poi a tutti i lettori vorrei dire, supportate le band italiane. Se dovete scaricare un cd, scaricate gli Iron Maiden, i Guns… che tanto son già ricchi. Comprate i cd delle band italiane emergenti, perché sennò gli fate passare la voglia e lo stimolo per continuare.

Grazie ancora Pino, è stato un piacere. A presto!

Sono io a ringraziare voi. E spero di vederti alla prossima data in Toscana, che sia Pisa o Calenzano. Ciao Federica, un bacione.